Nomadismo digitale: ecco gli effetti del fenomeno sulle professioni del futuro

Fino a non molto tempo fa il termine nomadismo digitale veniva associato ad una visione stereotipata di uno stile di vita romanzato. Nell’immaginario comune, il nomade digitale era un giovane lavoratore, per lo più millenials, che per fuggire dalla monotonia della vita quotidiana viveva con lo zaino in spalla, devoto più all’avventura che al lavoro.

Oggi, la visione del nomadismo digitale è notevolmente cambiata. Al principio, il fenomeno era nato più che altro per un’esigenza personale e per un benessere psico-fisico del lavoratore. Ad oggi il nomadismo digitale si è trasformato in necessità, per poter continuare a lavorare durante pandemia e le conseguenti restrizioni. Nell’ultimo anno, oltre 7 milioni di italiani hanno lavorato da remoto, dovendo reinventare molte professioni e, grazie alla tecnologia in continuo sviluppo, aprendo anche a nuove possibilità di impiego. 

coworking sicurezza

Foto: Lukas Bieri da Pixabay

Nomadismo digitale – le 5 professioni del futuro

Secondo l’Associazione Italiana Nomadi Digitali, sono sempre di più i giovani freelance e liberi professionisti, ma anche lavoratori dipendenti, che si stanno affacciando al mondo del nomadismo digitale. In questa nuova panoramica lavorativa alcune professioni sono nettamente più agevolate di altre. Ciò non toglie che altre professioni abbiano dovuto evolversi, in modo tale da conformarsi con questa nuova frontiera lavorativa, soprattutto a causa dell’imminente emergenza sanitaria.

Yousign, uno dei principali software di firma elettronica in Europa che ha l’obiettivo di dematerializzare interamente oltre 15 milioni di documenti entro il 2023 monitorizzando le ultime tendenze nelle professioni digitali, ha individuato cinque professioni che si svilupperanno maggiormente nei prossimi anni grazie al nomadismo digitale:

  • Digital Manager: il responsabile della comunicazione digitale interna, che sviluppa piani e strategie per raggiungere gli obiettivi di marketing. Gestisce in modo creativo i vari canali di comunicazione, in particolare affidandosi a un team composto da diversi profili, tra cui l’esperto SEO, l’esperto di pubbliche relazioni digitali o l’UX designer.
  • Responsabile web marketing: responsabile delle strategie di marketing che un’azienda implementa su Internet. Promuove i prodotti e servizi di un’azienda sul web e di aumentare le vendite e la brand awareness attraverso la creazione e l’implementazione di strategie di marketing online per aumentare le vendite, il fatturato e il successo dell’azienda.
  • Sviluppatore: figura professionale specializzata nella programmazione di applicazioni web, piattaforme e siti web dinamici, accessibili da reti private (intranet) o pubbliche (Internet).
  • Brand manager: figura professionale che può attuare il nomadismo digitale, responsabile dell’analisi e della gestione dell’immagine di un’azienda o di una persona su Internet e sui social network. Dopo aver analizzato tali contenuti, deve intervenire con strategie adeguate in caso di difficoltà e individuare e adottare progetti di sviluppo in caso di nuove opportunità commerciali.
  • Security officer: il security manager si sta velocemente sviluppando nelle grandi aziende, soprattutto a seguito della crescita del settore della sicurezza informatica: l’Italia risulta essere il paese maggiormente colpito da attacchi e frodi informatiche.

Se siete di Milano o vi trovate in città per lavoro, venite a trovarci a Flexworking, luminoso e attrezzato spazio coworking al centro di Milano in un incantevole palazzo storico, in Via Cerva, 20, zona San Babila. Per visitare i nostri spazi o semplicemente ricevere più informazioni chiama il 02.87226977, il 335.7060752 o invia una mail a info@flexworking.it 

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