Gli spazi di coworking sono la risposta ideale a una modalità di lavoro sempre più ibrida
L’unione del mondo digitale e di quello fisico si concretizza perfettamente negli spazi di coworking, luoghi pensati per mettere in contatto mondi ed expertise diverse, che insieme possono generare un prodotto più innovativo, creativo e completo. Questa realtà, già in pieno sviluppo negli ultimi anni, ha subito una spinta notevole con la diffusione sempre più estesa dello smart working, determinata dall’avvento della pandemia, ma destinata a rimanere centrale anche nel prossimo futuro, probabilmente in una forma ibrida.
Lo dimostra lo studio condotto da Salesforce, importante azienda di tecnologia californiana, che ha chiesto ai suoi circa 55mila dipendenti che cosa pensassero della nuova modalità di lavoro da remoto, adottata a causa della pandemia. La maggioranza si è espressa a favore dello smart working, ma allo stesso tempo l’80% degli intervistati ha dichiarato di sentire la necessità di riuscire a conciliare il lavoro da remoto con la condivisione e il senso di “squadra” che si creano soltanto quando ci si trova nello stesso ufficio.
Altre aziende si sono esposte sulla possibilità di conciliare lo smartworking con il lavoro in ufficio. Un colosso come Facebook ha annunciato che entro massimo 5-10 anni oltre la metà dei suoi dipendenti lavorerà da remoto. Microsoft consentirà ai dipendenti di lavorare da casa per la metà del tempo, mentre Twitter ha fatto sapere ai suoi dipendenti che potranno lavorare in qualsiasi località essi vogliano. Questa soluzione ibrida sarà l’ideale per l’individuo, che finalmente avrà modo di trovare il giusto equilibrio tra lavoro e impegni personali. Inoltre tale innovazione favorirà le persone che hanno bisogno di tempo per curare i propri familiari e soprattuto le donne, che oggi spesso devono scegliere tra il lavoro e i figli.
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Spazi di coworking: l’incontro di spazio fisico e digitale
Gli spazi di coworking rappresentano una valida scelta per una modalità di lavoro ibrida. Negli spazi di coworking, infatti, la persona ha la possibilità di lavorare da remoto, senza però rinunciare alla socialità. In questa realtà l’individuo si sente parte di una community, composta da professionisti di diversi settori, con i quali confrontarsi quotidianamente. Anche Paolo Inghilleri, docente di psicologia sociale presso l’Università degli studi di Milano, ha espresso un giudizio positivo sugli spazi di coworking: “sono luoghi pensati da architetti sensibili alla psicologia delle persone, sono luoghi che curano dal panico e dalla solitudine”. E allora bisogna approfittare di questi spazi pensati per migliorare la qualità della vita, ma anche la produttività professionale.
Flexworking è un coworking situato nel centro di Milano, a due passi da San Babila, che offre postazioni fisse e flessibili e una sala riunioni dotata di tutti i comfort. Per maggiori informazioni, contattaci al numero 02.87226977, invia una mail a info@flexworking.it o visita il nostro sito www.flexworking.it.