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Abbiamo voluto fare un passo indietro e dare un’occhiata alle statistiche e alle tendenze del 2022 legate al nomadismo digitale. Queste hanno confermato che il fenomeno del lavoratore itinerante non è assolutamente una moda di passaggio o una semplice conseguenza del processo di globalizzazione. Al contrario, pare che persino in Italia i cosiddetti nomadi digitali siano in aumento. Si tratta di persone che lavorano senza un ufficio fisso ma che si connettono sempre da luoghi differenti. C’è chi lo fa per sentirsi più libero e chi per essere totalmente indipendente.
Aumento del nomadismo negli Stati Uniti: +50% nel 2022
Di recente è stata condotta una ricerca da Passport-Photo.Online. In essa si è cercato di analizzare nel dettaglio la tematica legata alle tendenze del Nomadismo digitale per il 2022. Grazie alla ricerca, si è potuto comprendere che in molti hanno scelto questo nuovo modo di vivere a causa della diffusione dello smart working. Fenomeno nato durante la pandemia di Covid-19. Infatti, dalla sua esplosione nel 2020, il numero di nomadi digitali negli Stati Uniti è vertiginosamente cresciuto del 50% rispetto all’anno precedente. Attualmente più di 10.2 milioni di cittadini USA si definiscono nomadi digitali. Inoltre, 24 milioni di americani hanno dichiarato di voler passare a questo approccio nomade nel minor tempo possibile.
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Nomadismo digitale Italia: tendenza in aumento
Essere nomadi digitali è una scelta che nasce dal modo del tutto innovativo di concepire il valore del tempo che deve essere destinato al lavoro. Tutto si sviluppa a partire dalla sensazione di “vita persa” che si radica nelle nostre menti a causa di interminabili turni di lavoro e ore spese a eseguire compiti ripetitivi, alienanti. In Italia, questo trend, si è sviluppato in modo evidente soprattutto nel 2022. Tra persone che hanno lasciato il posto fisso e chi è stato licenziato dal proprio capo, in molti non ne vogliono più sapere di pause brevi, regole severe e orari fissi. Per questo si è diffusa la filosofia del nomadismo digitale. Quest’ultimo ha alla base l’idea di lavoro come il possibile mezzo che ci permette di raggiungere importanti traguardi.
Chi è il nomade digitale per eccellenza?
Lo studio di Passport-Photo.Online ha dato i suoi frutti e tra le varie scoperte è emerso anche l’identikit tipo del nomade digitale. Secondo la ricerca, la categoria che per la maggiore sceglie di vivere e lavorare secondo la tendenza del nomadismo digitale è quella costituita dai Millennials, 44% e si tratta della generazione di tutti coloro che sono nati tra il 1981 e il 1995. Ad essa, con un importante distacco, segue la Generazione X dei nati tra il 1961 e il 1980, con il 23%. Successivamente si colloca la cosiddetta Generazione Z, composta da chi è nato dopo il 1995, con il 21%. In conclusione si trovano i Baby Boomers, nati tra il 1946 e il 1960 con un 12%.
Le ricerche parlano di 71% di lavoratori full-time e 29% part-time. La maggior parte di essi, circa l’85% si dichiara molto soddisfatta del lavoro svolto sino ad ora. Osservando i titoli di studio, è stato evidenziato che circa il 72% di questi nomadi digitali ha una laurea triennale o equivalente ed il 33% possiede una laurea magistrale.
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