Quale sarà il futuro dello smartworking? Il coworking è la risposta

 

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Con l’avvento della pandemia di Covd-19, si è assistito a una radicale ridefinizione del concetto di lavoro. Dovendo far fronte alla complessa situazione sanitaria e all’impossibilità di spostamento, aziende e dipendenti si sono mobilitati per far sì che i propri obiettivi potessero essere realizzati anche in questa nuova e difficile condizione. Nonostante la difficoltà nell’adattare alle esigenze professionali il proprio ambiente domestico, il bilancio finale è stato piuttosto positivo.

Sebbene in molti fossero piuttosto reticenti a questa modalità, lo smartworking ha dimostrato di poter essere una soluzione più che valida. Praticato già in precedenza da aziende di vari settori, dopo la pandemia, in molti hanno scelto di mantenere il lavoro fluido come modalità privilegiata di esercizio della propria professione. Da un’indagine condotta da Reverse, azienda innovativa nel settore della ricerca e selezione del personale, è infatti emerso che il 75% dei lavoratori sia favorevole a una gestione del lavoro mista.

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Smart working e coworking: i cambiamenti in atto

Tra i sostenitori della modalità ibrida e flessibile vi sono in particolare i giovani tra 20 e 30 anni, anche se tutte le fasce d’età siano concordi sui benefici del lavoro fluido. Le aziende stesse, rilevando l’efficienza del lavoro svolto da remoto, hanno dichiarato di voler proseguire con il mantenimento di una soluzione di lavoro agile. Questo obiettivo ambizioso, potrà però essere raggiunto solo soddisfacendo alcuni requisiti necessari, tra cui: una maggiore regolamentazione che garantisca l’engagement dei propri lavoratori anche da remoto, l’organizzazione del lavoro per obiettivi e l’inserimento di una formazione mirata dei dipendenti su specifiche piattaforme online come e-learning.

La necessità di riorganizzazione aziendale a favore del remote working prevede interventi in grado di soddisfare a pieno le esigenze delle risorse. Il primo passo per poterlo fare è comprendere i bisogni degli smartworkers, in modo da poter intervenire nei campi che richiedono maggiore cambiamento, a partire dagli  spazi di lavoro ad essi dedicati. Soluzioni già disponibili per poter rispondere a questa problematica, sono gli spazi di coworking, con open space, pc portatili, desk sharing. Nel centro di Milano, Flexworking, situato in un incantevole palazzo storico di Via Cerva 20, zona San Babila, è il luminoso e attrezzato spazio di coworking che può rispondere a questa esigenza. Per maggiori informazioni, chiama il 02.87226977, il 335.7060752 o invia una mail a info@flexworking.it 

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