I numeri sono in decisa crescita, non solo a Milano
Quella del coworking è ormai una realtà accettata e consolidata. L’ufficio flessibile, attrezzato, “a noleggio”, si sta imponendo come alternativa reale a quello tradizionale, più costoso e meno sostenibile, per lavoratori di tutte le età. Dai giovani startupper ai professionisti in trasferta, tutti possono trarre vantaggio dal coworking.
Il fenomeno è inarrestabile e nuovi spazi di coworking sorgono in tutte le città di Italia. Secondo l’Osservatorio di e-work nel nostro Paese entro il 2024 l’ufficio condiviso sarà scelto dal 38% dei lavoratori. Cresceranno sempre più i luoghi di lavoro flessibili, in grado di stimolare creatività e networking professionale. Ad oggi, in Italia, esistono 360 spazi di coworking, distribuiti soprattutto al Centro-Nord. Ecco un po’ di dati: il 58% dei coworkers è rappresentato da uomini e il 42% donne. L’età media è di 31 anni. L’85% dei coworkers preferisce lavorare in uffici condivisi di piccole dimensioni, con meno di 15 scrivanie. Tra i servizi più richiesti ci sono: Internet, stampanti, sale riunioni e punto ristorazione.
A Milano si registra il più alto numero di spazi di lavoro condivisi, ma il fenomeno è in crescita in tutta Italia, con coworking che nascono in Piemonte, Liguria, Veneto, Emilia Romagna, Toscana e Marche. Anche il sud è sempre più al passo: a primeggiare sono Lazio, Campania e Sicilia.
Nell’affollata realtà milanese, Flexworking si distingue per flessibilità e praticità. Il coworking, situato al centro di Milano in Via Cerva 20, a pochi passi da Piazza San Babila, dal Tribunale e dal TAR, si pone infatti come caso emblematico di ciò che questi spazi si propongono di fare: creare una community unita e professionalizzante con spazi dedicati alla formazione e ad eventi e servizi all’avanguardia.
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