Sempre più aziende optano per lo smart working
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Quello dello smart working è un fenomeno di cui si sente parlare sempre più spesso, sono sempre di più infatti le aziende optano per questo concept di lavoro. Molti iniziano a chiedersi come questo potrebbe cambiare il mondo del lavoro nel futuro. Il mercato italiano è ancora in crisi e il tasso di disoccupazione resta tra i più alti, così come il numero di precari o lavoratori in nero, che lo smart working possa essere la novità giusta al momento giusto? Per chi ancora non fosse a conoscenza del fenomeno, si tratta del lavoro gestito da casa, una modalità che ormai riguarda non solo il telelavoro per chi opera online ma anche molte aziende americane che si dicono soddisfatte dei risultati dello smart working e sulla produttività dei dipendenti.
Vediamo ora quali sono i principali vantaggi e svantaggi dello smart working, e perché sta avendo così tanto successo tra le aziende di tutto il mondo. Soltanto in Italia, secondo una recente indagine, sarebbero 480mila i lavoratori agili e le aziende che hanno iniziato ad operare in questo modo si dicono altamente soddisfatte. Un numero molto più alto riguarda gli Usa, dove i lavoratori smart aumentano a dismisura. Tra i vantaggi dello smart working si annovera sicuramente il costo minore per l’impresa che può tagliare diverse spese legate anche al tipo di contribuzione. Anche il dipendente da casa può trarre vantaggio dallo smart working: egli può lavorare da casa o comunque non dover per forza operare in ufficio o in una sede specifica potendo fare conto su un telefono o un computer. Secondo un recente articolo di Business Insider, però, lo smart working determinerebbe anche degli svantaggi e non solo vantaggi. Alcuni esponenti aziendali avrebbero fatto notare come il lavoro agile non regali grosse opportunità di crescita ma non sarebbero solo queste le pecche.
Sono anche state individuate quelle che potrebbero essere le pecche da considerare. In primo luogo si considera l’esclusione dalla cultura aziendale: lavorare da remoto limita fortemente i rapporti umani e la crescita. Colossi come Facebook, hanno creato degli spazi ricreativi per i dipendenti in modo da poter alternare il lavoro allo svago aiutando così a coltivare i rapporti tra colleghi. Un altra possibile nota a sfavore sarebbe rappresentato dalle scarse possibilità di carriera e la bassa produttività. Alcuni sostengono che i lavoratori da casa sarebbero meno produttivi rispetto ai lavoratori che lavorano in ufficio, perchè prenderebbero meno sul serio i loro compiti. Una tesi che però sembra essere stata smentita da un altro studio in cui si affermava che i dipendenti che lavorano negli uffici rumorosi tendono ad avere problemi di concentrazione, al contrario di chi lavora da casa o in un ambiente tranquillo. Un altra questione sollevata da molti lavoratori che operano con lo smart working è la reperibilità. Molti pensano che dover lavorare da remoto significhi essere operativi a tutte le ore del giorno, creando dunque una sorta di disagio nel soggetto, che a tutte le ore si sente braccato. Nonostante questi presunti problemi, lo smart working è in crescita e chi opera già come lavoratore agile difficilmente rinuncerebbe a questa condizione.
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