Come Internet e le tecnologie digitali hanno cambiato per sempre il modo di lavorare
Sono passati meno di 25 da quanto Internet è entrato nelle vite dei privati cittadini. Fino al 1995, infatti, il web era utilizzato come rete dedicata alle comunicazioni all’interno della comunità scientifica e tra le associazioni governative ed amministrative. La nascita del World Wide Web, con la sua facilità di utilizzo e la sua efficienza, ha certamente contribuito a questo boom, che si è manifestato con maggiore evidenza intorno al 2000, con centinai di milioni di computer connessi alla rete, in parallelo alla diffusione sempre più spinta di computer al mondo, all’aumento dei contenuti e dei servizi offerti dal web e alle modalità di navigazione sempre più user-friendly.
Dal workplace 1.0 al workplace 4.0
Inevitabilmente, Internet e le nuove tecnologie hanno cambiato per sempre il modo di lavorare di milioni di persone. Prima di allora, in quello che viene definito workplace 1.0, l’ufficio presentava una dotazione basilare che ora non potrebbe gestire la mole di lavoro. Una scrivania, una sedia, una macchina da scrivere, un telefono, armadi in cui riporre grandi quantità di documenti cartacei, nient’altro.
Nel workplace 2.0 iniziano ad arrivare negli uffici i primi strumenti tecnologici: un computer rigorosamente fisso con le relative periferiche, una stampante, un fax per gestire le comunicazioni. Con l’arrivo di Internet si comincia ad entrare nell’era del workplace 3.0. I computer diventano più snelli, la digitalizzazione delle informazioni favorisce nuovi modelli di comunicazione.
Ma è solo quando i lavoratori imparano a capitalizzare al meglio l’evoluzione digitale che nasce il workplace 4.0. Cloud, tecnologie mobile, touchscreen, digital signature, intelligenza artificiale: tutto questo consente di aumentare la qualità e la varietà delle informazioni trasmesse, promuovendo livelli di condivisione e collaborazione prima impensabili. Le sale riunioni si evolvono, affiancando ai tradizionali sistemi di videocomunicazione strumenti nuovi, dalle lavagne interattive agli assistenti digitali. Il lavoratore viene posto al centro, cambiano tempi, spazi e modi di lavoro. E’ l’avvento dello smartworking, grazie al quale è possibile lavorare da remoto, senza vincoli orari o spaziali, con effetti positivi sia in termini di qualità del lavoro sia in termini di work-life balance.
Flexworking: un digital workplace nel centro di Milano
Flexworking è questo e molto altro: offre infatti spazi per il coworking, meeting e presentazioni dove è possibile utilizzare strumenti tecnologicamente innovativi. Le meeting rooms sono infatti dotate di lavagne digitali interattive, videoproiettori e strumenti all’avanguardia per videoconferenze. E’ quindi il posto perfetto per freelance, imprenditori o start-up che cercano un posto dove lavorare in tranquillità e usufruendo di tutte le più moderne tecnologie.