In una realtà ancora segnata dagli effetti della pandemia da Coronavirus, lo smart working è diventato una parola d’ordine, ma sempre più sono le persone che tentano di fuggire dall’isolamento che questo comporta se praticato da casa, ricercando soluzioni alternative per lavorare in luoghi condivisi, muniti degli strumenti tecnologici necessari, e dove è possibile tessere relazioni e “fare rete”: i Coworking. Scegliere uno spazio di coworking non è però semplice come sembra, abbiamo enucleato 6 fattori su cui concentrarsi che guideranno la scelta:
1. Le dimensioni dello spazio: bisogna domandarsi se si voglia uno spazio più tranquillo, quasi familiare, o più ampio. La differenza si rispecchia sia in termini di disponibilità di postazioni, sia di servizi, eventi, opportunità offerte e ambiente che si respira. I Coworking di grandi dimensioni solitamente sono ambienti che vogliono avere grande influenza sui coworkers. Spazi di Coworking più intimi, come per esempio Flexworking, situato nel centro di Milano, permettono invece di abbattere i costi e lavorare con altri professionisti, mantenendo però la propria routine in un ambiente di lavoro più familiare, creando una community forte, fatta di persone soddisfatte.
2. La community: le persone che si trovano in questi spazi sono determinanti per la scelta, essendo tipicamente strutturati in open space, dove lo scambio di informazioni e la collaborazione sono costanti. Il vantaggio di ciò è una maggiore produttività, figlia di nuove occasioni che possono nascere spontaneamente, anche, per esempio, nelle piacevoli chiacchiere che si scambiano durante la pausa pranzo. Essere in una comunità è estremamente vantaggioso anche in termini di aggiornamento, accesso a informazioni, senso di condivisione. Il vero valore aggiunto del coworking, infatti, è il networking che si può creare in questi spazi.
3. Le attività del Manager del coworking: è importante controllare come vengono promossi gli spazi e seguite le pagine sui social. È consigliabile quindi contattare il coworking manager dello spazio e porre le giuste domande riguardo la comunità e gli obiettivi che si vogliono raggiungere. Un’altra cosa da fare è valutare gli eventi programmati per il futuro, poiché si possono rivelare utili per la formazione del giusto networking.
4. Servizi e dotazioni: il Coworking permette di condividere molti servizi e dotazioni solitamente compresi o offerti come optional a prezzi molto convenienti, un esempio è il servizio di ufficio digitale. Elementi, poi, come la connessione a internet, spazi per i webinar, sale riunioni sono fondamentali per svolgere nel migliore dei modi la propria attività. Bisogna anche considerare che non tutti i coworkers hanno le stesse esigenze poiché esistono diverse tipologie di lavoratori e ciascuna tipologia di coworker necessita di servizi diversi.
5. La posizione del coworking: è importante tenere conto della posizione in cui si trova lo spazio, verificare se è comoda con i mezzi pubblici, se dispone di parcheggi nelle vicinanze. Il luogo è infatti importante sia per la raggiungibilità che per la sua collocazione. Prestigio del quartiere, presenza di aree shopping o di alberghi e palestre possono tornare estremamente vantaggiosi nella quotidianità. Flexworking, per esempio, è collocato nel centro di Milano, a pochi metri dal Duomo, in una zona provvista dei servizi più richiesti.
6. La sicurezza: un elemento fondamentale. In ogni ufficio sono conservati documenti, strumenti di lavoro e cose personali. È quindi importante controllare che il coworking disponga di locker personali o altre soluzioni dove riporre il tutto, oltre che avere la garanzia di un buon sistema di sorveglianza e di assicurazione incendio e furto, e di responsabilità civile.
Flexworking, a due passi dal Duomo di Milano, è uno spazio di coworking in cui si possono trovare tutti i fattori sopracitati. Contatta il nostro spazio al numero 02.87226977, invia una mail a info@flexworking.it o visita il nostro sito www.flexworking.it.