La Generazione Z e i Millennials vogliono ancora vivere l’ambiente dell’ufficio
La pandemia di Covid-19 sta rivoluzionando il mondo del lavoro. I classici uffici con la loro postazione fissa stanno radicalmente cambiando sotto l’imperativo della “flessibilità”. Da parte dello stesso governo italiano vi è stato il recente invito a rendere il lavoro un’attività sempre più semplice da svolgere in luoghi differenti, prevalentemente a casa, con il saggio obiettivo di abbassare il numero dei contagi e ridurre al minimo inutili spostamenti, contribuendo anche alla protezione dell’ambiente.
La soluzione che si è trovata è dunque lo smart working: prendere il computer e reinventare uno spazio – principalmente nella propria abitazione -, trasformandolo in una sorta di ufficio in pantofole. Per quanto questa alternativa si sia rivelata molto comoda ed efficace – soprattutto per tutti quei lavoratori-pendolari che altrimenti sarebbero costretti a imbarcarsi in lunghi, estenuanti e stressanti viaggi – dall’altro lato c’è una porzione degli occupati che, lasciata a casa, si sente persa. Stiamo parlando dei giovani, le nuove generazioni che si affacciano sul mondo del lavoro e che, essendo alle prime armi, hanno inevitabili vantaggi nel lavorare in ambienti dinamici in cui possono facilmente formarsi.
Foto: Flexworking
Una parte dei giovani lavoratori infatti ritiene che lo smart working da casa comporti troppe distrazioni, andando ad influire negativamente sulla loro performance che risente della mancanza di figure in grado di affiancarli nelle difficoltà. Lo spazio lavorativo è infatti fondamentale per crescere e per stimolare la creatività. Per questa ragione, piuttosto che rinunciare all’atmosfera dell’ufficio lavorando da casa, molti giovani stanno trasferendo il loro lavoro agile negli innumerevoli spazi di coworking che stanno prendendo sempre più piede in tutta Italia. E se quest’alternativa già esisteva prima della pandemia, il Covid-19 ne ha sicuramente incentivato lo sviluppo.
I risultati sembrano essere davvero confortanti: un giovane su due infatti rivela che il coworking rappresenta una grande occasione per migliorare la qualità della propria vita. Un compromesso perfetto in grado di conciliare la comodità di lavorare “da ovunque” con un ambiente stimolante e creativo. Il tutto nel pieno rispetto delle regole di distanziamento sociale. Un luogo quindi innovativo che proietta direttamente i giovani in quello che si configura sempre più come il destino del lavoro. Le nuove generazioni hanno intuito la grandissima portata rivoluzionaria del coworking e, con lo sguardo verso la loro futura carriera, stanno sempre più scegliendo le aziende che rispondono alle loro esigenze, stando al passo con i tempi.
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